Il Querfer è un integratore alimentare composto da una serie di ingredienti, ovvero Saccharomyces Boulardii, Lactoferrina, Quercitina, Astragalus radice, Echinacea angustifolia.
30cps.
Saccharomicetes Boulardii è un probiotico nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi gastrointestinali, esso si distingue dagli altri probiotici per la sua intrinseca resistenza al trattamento antibiotico. Ha diversi meccanismi d'azione: ha un effetto stabilizzante sul microbiota; riduce la frequenza di scariche di diarrea e la loro durata; contrasta la presenza di Escherichia Coli; migliora l’infiammazione, i danni della mucosa intestinale e anche la qualità della vita, nelle persone con colon irritabile; ha effetti positivi in caso di infiammazioni croniche intestinali, come la colite ulcerosa; riduce l’infiltrazione delle cellule Th1 nella mucosa del colon; riduce i livelli ematici e tissutali di citochine proinfiammatorie interleuchina-8 (IL-8) e fattore di necrosi tumorale-α e aumento dei livelli IL-10 antinfiammatori, nonché aumento del Rapporto 10 / IL-12 [1] (IL-12 è un importante iniziatore delle risposte immunitarie cellulari, e IL-10 ne regola l’attivazione); riduce la frequenza delle scariche e migliora la permeabilità intestinale nei pazienti con morbo di Crohn; in caso di infezione da Helicobacter Pilori, insieme alla terapia convenzionale, aumenta le percentuali di eradicazione e riduce gli effetti collaterali gastrointestinali dei farmaci (diarrea, nausea, vomito, dolori addominali, stomatiti, stipsi…); nel caso di candidosi è particolarmente efficace nel ridurre le capacità di adesione della Candida Albicans e la conseguente reazione infiammatoria dell’ospite.
Saccharomicetes boulardii ha diversi meccanismi di azione che possono essere classificati in tre aree principali: azione luminale, azione trofica ed effetti di segnalazione antinfiammatori mucosali.
Questo probioticoporta una varietà di effetti preventivi e terapeutici sulle alterazioni intestinali dovute alla assunzione di antibiotici: stimola la secrezione di IgA diretta contro la tossina A, inibisce la crescita dei patogeni e la produzione di tossine; inibisce la fosforilazione di MLC e preserva le tight junction, il ripristino della barriera intestinale diminuisce il passaggio di elettroliti e acqua al lume; induce la proteolisi delle tossine A e B mediante secrezione di serina proteasi e secerne un fattore denominato SAIF che esercita effetti antinfiammatori.
Evidenze scientifiche mostrano un effetto positivo dei probiotici nel ridurre l'incidenza e la gravità delle malattie, suggerendo il trattamento e la prevenzione del COVID-19. La disbiosi gioca un ruolo importante nella suscettibilità alle malattie infettive, i probiotici potrebbero quindi aiutare a prevenire il COVID-19 mantenendo in condizioni fisiologiche il microbiota intestinale e polmonare.
La lattoferrina è una glicoproteina legante il ferro da 80 kDa presente nel latte e nei fluidi esocrini come la bile e le lacrime.
Per le sue proprietà leganti il ferro, la lattoferrina è implicata nell'assorbimento del ferro della mucosa intestinale e agisce come agente batteriostatico trattenendo il ferro dai batteri che ne richiedono. La sua presenza nei granuli secondari dei neutrofili e il suo rilascio durante l'infiammazione suggeriscono il suo coinvolgimento nella difesa dell’ospite contro le infezioni e l’infiammazione estrema. Inoltre, la lattoferrina può agire come fattore di crescita e come agente battericida. I recettori della lattoferrina si trovano in una varietà di tessuti, tra cui ghiandole salivari, cuore, muscolo scheletrico, testicoli, ghiandole surrenali e pancreas.
Alla base dell'attività antivirale della Lattoferrina c’è la sua capacità di legarsi e bloccare i recettori virali come i glicosaminoglicani, in particolare l’ eparan solfato. Pertanto, il legame della lattoferrina all’eparan solfato non permette il primo contatto tra cellula ospite e virus, prevenendo l'infezione virale.
La modulazione del sistema immunitario è un altro meccanismo d’azione della lattoferrina, è stato riscontrato che quest’ultima aumenta l'attività fagocitica dei macrofagi in infezioni da virus della stomatite vescicolare. La lattoferrina migliora anche l'attività delle cellule Natural Killer e la risposta del linfocita Th1, che secernono citochine durante le infezioni virali. La lattoferrina è risultata efficacie nel trattamento dell’epatite B, C e dell’HIV, nonché nell’infezione da virus herpes simplex.
La lattoferrina esercita attività antineoplastica, a seconda del tipo di cancro esercita diversi meccanismi di azione: alterazione della membrana cellulare, induzione dell'apoptosi, arresto del ciclo cellulare, immunomodulazione cellulare, attività antiangiogenica, inibizione delle metastasi, necrosi cellulare. Il meccanismo d'azione più ampiamente studiato della latoferrina contro la formazione del tumore è la sua attività chelante: si è osservato che la presenza di ferro nei tessuti possa aumentare lo stress ossidativo sul materiale genetico, dando luogo alla cancerogenesi, e lattoferrina agisce quindi a livello di tessuto catturando questi ioni.
Vari studi evidenziano le proprietà rigenerative della lattoferrina in diversi tessuti, come in quello osseo: l'integrazione di lattoferrina migliora la densità e la resistenza ossea, è stato dunque suggerito che la lattoferrina potrebbe essere un candidato promettente per la prevenzione dell'osteoporosi. Nei tessuti molli è stato riscontrato che la lattoferrina supporti i processi di guarigione delle ferite partecipando alla fase infiammatoria e promuovendo direttamente la granulazione e l'epitelizzazione della pelle, da ciò si evince la sua capacità di stimolare la proliferazione dei fibroblasti e dei cheratinociti, inoltre attivano la sintesi dei componenti della matrice extracellulare, tra cui collagene e acido ialuronico, spiegando l'alto potenziale terapeutico della lattoferrina nella guarigione delle ferite. La lattoferrina può essere utile per l'acne, la psoriasi e le ulcere diabetiche.
La lattoferrina è un importante regolatore del ferro, per questo motivo assume una particolare attenzione nei pazienti affetti da malattie neurodegenerative (Parkinson, sclerosi multipla…) in quanto sono patologie caratterizzate da un alterato metabolismo del ferro. I risultati di alcuni studi indicano che la lattoferrina fornisce neuroprotezione contro il danno neuronale DA attraverso diversi meccanismi. Questi meccanismi possono essere dovuti non solo alla regolazione del metabolismo del ferro, ma potrebbero anche essere correlati all'inibizione di stress ossidativo, neuroinfiammazione, apoptosi, nonché sull'attivazione della via di segnalazione del fattore 1α inducibile dall'ipossia (HIF-1α) e fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) che alleviano i sintomi dei topi con Parkinson.
La lattoferrina è capace di esercitare attività antivirale, legandosi a cellule ospiti o particelle virali o entrambe. Fungendo anche da regolatore immunitario, è evidente il potenziale come trattamento preventivo e supplementare per il COVID-19.
La quercetina è un flavonoide che inibisce lo sviluppo del biofilm da una vasta gamma di batteri patogeni come Enterococcus faecalis, Staphylococcus aureus, Streptococcus mutans, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa .
I principali meccanismi anti-biofilm della quercetina sono: la prevenzione dell'adesione batterica, la soppressione del quorum-sensing, la rottura o l'alterazione della membrana plasmatica, l'inibizione delle pompe di efflusso, il blocco della sintesi degli acidi nucleici.
La quercetina ha attività antinfiammatorie, antitumorali e antiprostatiche insieme ai suoi effetti benefici su colesterolo alto, trapianto di rene, asma, diabete, infezioni virali, polmonare, schizofrenia e malattie cardiovascolari. Può essere impiegata nel trattamento della malattia di Alzheimer e ha un’azione antipertensiva che agisce sui fattori regolatori della pressione sanguigna. I flavonoidi agiscono infatti contro ipertensione, infiammazione, diabete e malattie vascolari.
È stato dimostrato che la quercetina inibisce l'ingresso di SARS ‐ CoV ‐ 1/2 all'interno delle cellule interferendo con l'espressione di ACE2. Inoltre, la quercetina avvia la produzione di IFN ‐ γ da parte dei linfociti T, che migliora l'attività antivirale e la presentazione dell'antigene mediante la fagocitocitosi e l'espressione delle molecole MHC ‐ I e MHC ‐ II. L’inibizione della produzione di IL-8 da parte della quercetina determina la riduzione dell'infiammazione e della coagulazione del sangue nei polmoni. È importante sottolineare che la quercetina inibisce anche la produzione di IL ‐ 4 e TNF ‐ α, che aiuta a migliorare l'infiammazione. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per poter raccomandare l'uso di questo integratore nel trattamento o nella prevenzione di COVID-19.
L'astragalo (Astragalus membranaceus) è una pianta della famiglia delle Fabaceae, conosciuto per le sue proprietà immunostimolanti, adattogene e disintossicanti, è utile per sostenere le difese del corpo: è immunostimolante, tonico, antiossidante, epatoprotettore, diuretico, antidiabetico, antitumorale, espettorante e ha proprietà adattogene.
La radice di astragalus è molto utilizzata per trattare un'ampia varietà di malattie e disturbi del corpo e negli ultimi anni è stato studiato il potenziale utilizzo di questo estratto e dei suoi componenti chimici nel trattamento di malattie infiammatorie e tumori. I trattamenti a base di astragalo hanno dimostrato un significativo miglioramento della tossicità indotta da farmaci somministrati contemporaneamente (Immunosoppressori e chemioterapici antitumorali).
Le specie di Echinacea angustifolia sono da tempo utilizzate nel trattamento delle infezioni. L'interesse moderno per l'echinacea si concentra sui suoi effetti immunomodulatori, in particolare nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio superiore.
Gli estratti di Echinacea possiedono attività antivirali e immunomodulatrici, per questo motivo è stata valutata la loro efficacia come terapia nella recidiva dei condilomi genitali ed è stato osservato che sono una valida terapia adiuvante nel ridurre l'incidenza di recidive di lesioni nei pazienti trattati per condilomatosi genitale. L'Echinacea ha una vasta gamma di attività farmacologiche: oltre alla sua comune funzione di terapia di supporto nel trattamento del comune raffreddore e delle infezioni delle alte vie respiratorie, in cui riduce la durata e la gravità dei sintomi, ha dimostrato di possedere effetti calmanti sui danni alle ferite, infiammazione, e crescita del tumore.
Il meccanismo d’azione dell’Echinacea è la sua proprietà immunomodulatoria aspecifica attraverso l'attivazione di cellule immunitarie innate. I risultati sperimentali degli studi effettuati suggeriscono che l'Echinacea non solo stimola l'immunità innata, ma migliora anche l'immunità adattativa.
Le prove attuali suggeriscono inoltre che l'integrazione di Echinacea può ridurre la durata e la gravità delle infezioni acute del tratto respiratorio. Poiché l'Echinacea può aumentare la funzione immunitaria, si teme che possa peggiorare l'eccessiva attivazione del sistema immunitario durante la tempesta di citochine; tuttavia, studi clinici dimostrano che l'Echinacea riduce i livelli di molecole immunitarie coinvolte nella tempesta di citochine.
BENEFICI/UTILIZZO
Querfer è utile per la prevenzione e il trattamento dei disturbi gastrointestinali, viene impiegato nel trattamento di infezioni e infiammazioni. Ha proprietà rigenerative e battericide. Questo prodotto sostiene le difese del corpo e svolge attività antivirale e immunomodulatrici: può anche ridurre la durata e la gravità delle infezioni acute del tratto respiratorio, aumentando la funzione immunitaria.
INGREDIENTI: Saccharomicetes Boulardii, Lattoferrina, QUERCITINA, Astragalo, Echinacea.
CONTROINDICAZIONI: X
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